Piscine Naturali di Is Caddaias a Seulo


Il ripido sentiero per “Is Caddaias” conduce ad una spiaggia sabbiosa e ghiaiosa prima e a imponenti pareti rocciose poi. L’ambiente è selvaggio e imponente, rigogliose foreste precipitano cupe sino a lambire le sponde del fiume; in questo periodo non ha una grande portata e questo ci permette di avvicinarci alle vasche.

Nella stagione estiva è d’obbligo una sosta e un bagno ristoratore nei tanti laghetti che si formano lungo le sue anse. Ci facciamo strada tra i sassi fino a raggiungere il centro della gola; dal “fronte del canyon” possiamo ammirare l’incantevole cascata che si getta al suo interno, generando una profonda ma graduale vasca.

L’acqua in questo tratto del fiume assume una sfumatura verde smeraldo; l’imponenza delle alte pareti verticali scavate dalle acque ricordano vagamente l’esedra ( la parte frontale ) di una tomba dei giganti, sopratutto la piscina sulla sinistra. Nel lato destro la parete rocciosa è più graduale e con le dovute attenzioni, una volta scalata, ci permette di ammirare la stretta gola dall’alto.

Poco oltre il salto, scopriamo un altro imponente canyon, molto più largo, alto e con acque più profonde, dalla quale si genera il getto. Da questa punto, nella sponda opposta notiamo delle strane cavità concentriche scavate nella roccia.

Osservandole intuiamo la loro formazione: dei grandi massi rotondi ( probabilmente di granito, più resistenti ), fatti roteare vorticosamente dalla furia delle acque in piena sempre nello stesso avvallamento nella roccia ( scisto, più friabile ), lentamente l’hanno erosa fino a formare una cavità concentrica; il processo si conclude quando il masso si consuma completamente.

Seguendo il corso del canyon poco più a monte, notiamo al centro della vasca un ammasso roccioso molto pittoresco; la forma allungata ricorda la ( doppia ) testa di un coccodrillo.


CURIOSITA’
La forma di queste vasche ricorda quella che in sardo viene chiamata “caddargiu”, ossia delle grandi bacinelle ( o pentole ) in alluminio o rame che venivano usate dai pastori per cagliare il formaggio nella tradizione sarda. Ecco perché “Is Caddaias” si chiama cosi!

Nel 2005, a causa di un violento nubifragio, questa bellezza naturale ha subito dei cambiamenti, cosi come la maggior parte delle piscine che si formano lungo il discendere del Flumendosa nei 27Km in territorio seulese.


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